Michelle Hunziker vittima di molestie?

Anche in vacanza Michelle Hunziker ha un occhio di riguardo per le donne. Di cui non si scorda mai. Non a caso non solo ha creato, insieme all’avvocato Giulia Bongiorno, l’associazione Doppia Difesa, ma si prende cura delle ragazze di tutte le età attraverso il suo canale di fitness su YouTube “Iron Ciapet“.

E dopo il grande successo dello scorso anno, la conduttrice di Striscia la notizia ha organizzato per quest’estate una nuova iniziativa, Iron Boot Camp a Cervia, in Romagna, per due giorni (il 16 e il 17 luglio) di sport, buon cibo e spettacolo. Il ricavato dell’iniziativa andrà a favore delle donne maltrattate, ha raccontato la bella Michelle in una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini, in edicola.

Michelle ha molto a cuore le donne non soltanto perché è una donna, ma perché conosce perfettamente il significato della sofferenza e delle lacrime, che ha versato in abbondanza. A quelle lacrime lei non vuole più dare spazio nella sua vita, per questo motivo la vediamo sempre bella sorridente e solare.

Aiutare le donne dopo un periodo come quello che stiamo vivendo da un anno e mezzo e oggi ancora più importante, perché come riferisce la Hunziker, nell’ultimo periodo la sua associazione ha “avuto il 60% di richieste di aiuto in più”. La violenza non ha età e non ha classe sociale, avverte la conduttrice:

“La violenza tocca tutte perché a tantissime forme, penso che ogni donna abbia vissuto o viva violenza psicologica, discriminazione, boicottaggi vari. Noi nasciamo con la genetica predisposta a farci sei volte il mazzo più degli uomini e senza lamentarci”.

Quindi aggiunge: “Questo percorso verso l’emancipazione lo stiamo facendo ma lo stiamo pagando caro“.

Michelle sa che cosa vuol dire soffrire: un papà con un problema di alcol, che quando beveva “diventava aggressivo”, racconta al settimanale della Mondadori. E poi la sua mamma, “che doveva portare a casa i soldi, e così io ero sempre sola, quindi ho preso un po’ meno abbracci”. Racconta anche di un episodio veramente terribile: “Io ero in una casetta in affitto in Viale Premuda (a Milano, ndr) di fianco a un cinema porno ormai chiuso. Ero al piano terra, un monolocale con una porta e delle tapparelle qualsiasi, mica antisfondamento. Uno che era davanti al cinema una sera mi ha seguita, voleva entrare, cercava di sfondare la porta, diceva le cose peggiori. E io mi sono trovata seduta sul letto con un coltello in mano a pregare che non riuscisse a entrare. E poi c’erano persone che mi promettevano il mondo e volevano che andassi a letto con loro: ricatti sessuali di ogni sorta in cambio di ingaggi. Mi è capitato di tutto e di più, ma sono riuscita a non cadere in nessuna trappola”.

A dir la verità in una trappola lei è caduta, qualche anno fa:

“Sono stata in quella setta – maledetta e maledetta – però oggi è servito tutto. E ciò che ho imparato lo voglio mettere a disposizione. Sì, il mio vissuto, la mia storia li voglio mette a disposizione di tutti perché magari qualcuno non ci caschi”.

E a chi pensa che lei ha una vita facile e agiata lei risponde:

“Però mi sveglio tutte le mattine con un’immensa gratitudine nel cuore perché posso fare un lavoro che mi piace, me lo sono anche meritato. Quindi… Va a da’ via i ciapet e pure gli Iron ciapet“.