Rocco Siffredi confessioni hot in un film sulla sua vita

rocco siffredi Un film autobiografico. Questa la nuova impresa cinematografica di Rocco Siffredi. La pellicola sarà in sala dal 31 ottobre al 3 novembre. “Rocco” racconta dunque la storia del pornostar più famoso d’Italia. «Mia madre voleva che io andassi a lavorare alla Sip perché ci lavorava mio zio. Di sicuro sarei stato uno di quelli che arrivava a casa delle donne per cambiare il cavo dicendo “signora non funziona il telefono”. Lo avrei fatto apposta». Rocco Siffredi si racconta: il docufilm è diretto dai francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai. Dai pasti in famiglia nella casa di Budapest alRocco Siffredi confessioni hot in un film sulla sua vita Un film autobiografico. Questa la nuova impresa cinematografica di Rocco Siffredi. La pellicola sarà in sala dal 31 ottobre al 3 novembre. “Rocco” racconta dunque la storia del pornostar più famoso d’Italia. «Mia madre voleva che io andassi a lavorare alla Sip perché ci lavorava mio zio. Di sicuro sarei stato uno di quelli che arrivava a casa delle donne per cambiare il cavo dicendo “signora non funziona il telefono”. Lo avrei fatto apposta». Rocco Siffredi si racconta: il docufilm è diretto dai francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai. Dai pasti in famiglia nella casa di Budapest alle riprese di film pornografici a Los Angeles, dalle stradine italiane di Ortona alle ville americane della Porn Valley, il film ripercorre la storia di una vita ossessionata dal desiderio e offre uno sguardo in filigrana ai retroscena dell’industria del cinema porno, oltre allo scandalo e all’apparente oscenità. «Io a 13 anni ho visto il primo giornale porno e ho capito che volevo fare questo lavoro. C’erano amici che volevano fare i poliziotti, il medico, io volevo fare il pornostar», sottolinea. E nonostante tutti gli dicessero che era sbagliatissimo: «Ricordo il medico di famiglia che mi diceva “sarai dannato, ti drogherai, ti ammalerai di Aids e non avrai una famiglià, ma questo lavoro per me rappresentava la libertà». Ma per il re del porno non è stato sempre tutto semplice: «Questo film per me è stata una vera e propria terapia. Era importante quasi farlo per esorcizzare un po’ tutto quello che era la mia montagna di problemi, autocreati, con cui convivevo da almeno 20 anni». La vena autobiografica di Rocco continua, dopo le confessioni durante l’intervista a Verissimo di qualche giorno fa. Rocco siffredi, siffredi,spettacoli, gossip, tv, vip, topless, decolletè, lato b le riprese di film pornografici a Los Angeles, dalle stradine italiane di Ortona alle ville americane della Porn Valley, il film ripercorre la storia di una vita ossessionata dal desiderio e offre uno sguardo in filigrana ai retroscena dell’industria del cinema porno, oltre allo scandalo e all’apparente oscenità. «Io a 13 anni ho visto il primo giornale porno e ho capito che volevo fare questo lavoro. C’erano amici che volevano fare i poliziotti, il medico, io volevo fare il pornostar», sottolinea. E nonostante tutti gli dicessero che era sbagliatissimo: «Ricordo il medico di famiglia che mi diceva “sarai dannato, ti drogherai, ti ammalerai di Aids e non avrai una famiglià, ma questo lavoro per me rappresentava la libertà». Ma per il re del porno non è stato sempre tutto semplice: «Questo film per me è stata una vera e propria terapia. Era importante quasi farlo per esorcizzare un po’ tutto quello che era la mia montagna di problemi, autocreati, con cui convivevo da almeno 20 anni». La vena autobiografica di Rocco continua, dopo le confessioni durante l’intervista a Verissimo di qualche giorno fa.

Rocco Siffredi confessioni hot in un film sulla sua vitaultima modifica: 2016-10-31T14:35:52+01:00da pallonate